Mert guardò dritto negli occhi di Gulendam, i suoi occhi erano freddi come il ghiaccio. La sua voce era bassa e decisa, ogni parola un colpo che trapassava il cuore di lei: “Il mio amore per te? Non è mai esistito. Tutto era solo un gioco, un affare.” Gulendam, sentendo queste parole, sentì il suo cuore stringersi. Cercò di mantenere un sorriso forzato, cercando di sembrare calma di fronte alla crudeltà dell’uomo che aveva amato. “Vuoi fuggire, giusto? Ti aiuterò. Andremo in un posto lontano, dove Gulcemal non ci troverà.” disse Gulendam, la sua voce tremante ma cercando di restare forte.
Mert la guardò sorpreso. Non riusciva a capire perché lei volesse aiutarlo a scappare dopo che lui l’aveva trattata così. “Perché lo vuoi fare? Dopo tutto quello che ti ho fatto?” Gulendam guardò profondamente negli occhi di Mert, gli occhi pieni di lacrime: “Per il nostro bambino. Non posso costringerti ad amarmi, ma voglio che il nostro figlio abbia un padre, anche se solo da lontano. Voglio che sappia che suo padre è ancora vivo.”
Le parole di Gulendam lasciarono Mert senza parole. Non aveva mai pensato che lei si preoccupasse così tanto per il bambino. Sapeva di aver sbagliato nel trattarla male e ora si sentiva in colpa. Dentro di lui, un’emozione strana cominciò a crescere. Non era l’amore che pensava di provare per Gulendam, ma un rispetto e una gratitudine per il suo sacrificio. Sapeva di non meritare il suo affetto, ma sapeva anche che non poteva lasciarla affrontare tutto da sola.
Mert rimase in silenzio per un lungo momento, non sapendo cosa dire. Alla fine, annuì semplicemente, accettando la proposta di Gulendam. Sapeva che questa era l’ultima possibilità di rimediare ai suoi errori. Partirono verso un posto lontano, dove nessuno li conosceva. Una nuova vita iniziava, ma le ferite nel cuore erano ancora lì. Mert cercò di cambiare se stesso, diventando un buon padre per il suo bambino. Trascorreva più tempo con Gulendam e con il loro figlio. Gradualmente, la distanza tra loro si accorciava.