In un vicolo buio, Ibrahim era seduto sulla sua sedia a rotelle, fissando la sua casa distrutta dalle fiamme. Il fuoco aveva bruciato tutto, lasciando solo macerie e cenere. Ibrahim sentiva il suo cuore essere soffocato dal dolore e dalla rabbia. Sapeva che Zafer, l’uomo che aveva rubato la sua famiglia, era colui che aveva causato l’incendio. Ibrahim non era una persona che perdonava facilmente. Aveva sofferto troppo e perso tanto, e era determinato a non lasciare che Zafer sfuggisse alla giustizia per il suo crimine. Iniziò a pianificare la sua vendetta, cercando aiuto da amici fidati.
Ipek, una giovane ragazza intelligente e decisa, accettò di aiutare Ibrahim. Era stata una vittima di Zafer e capiva il dolore che stava attraversando. Deva, un uomo misterioso con un passato oscuro, si unì al gruppo di Ibrahim. Aveva abilità e conoscenze particolari che avrebbero potuto aiutare Ibrahim a raggiungere il suo obiettivo. Con l’aiuto di Ipek e Deva, Ibrahim iniziò a investigare su Zafer, cercando prove dei suoi crimini. Lo seguivano, ascoltavano le sue telefonate e si infiltravano nella sua casa. Scoprirono che Zafer stava progettando una grande truffa, e decisero di usare queste informazioni contro di lui.
Una notte, Ibrahim, Ipek e Deva si infiltrano a una festa di Zafer. Si travestono da ospiti e si avvicinano a Zafer. Quando lui non prestava attenzione, scambiarono il suo bicchiere di vino con un altro contenente un veleno leggero. Quando Zafer bevve il bicchiere, cominciò a sentirsi stordito e nauseato. Si allontanò dalla festa e si diresse verso il bagno. Ibrahim e i suoi amici lo seguirono e attesero il momento giusto. Quando Zafer uscì dal bagno, Ibrahim emerse dall’ombra. Gli afferrò il polso e lo trascinò in un angolo buio. Zafer cercò di reagire, ma non riuscì a contrastare la forza di Ibrahim.