Mi dispiace, c’è stato un problema nel generare le immagini. Dopo anni di ricerche e sorveglianza su sua madre, Gülcemal finalmente torna a Bursa, dove tutto è iniziato. Ha trascorso tutta la sua vita cercandola, pieno di rancore e determinato a vendicarsi per ciò che lei ha fatto a lui e alla sua famiglia. Quando si confronta con sua madre, Zafer, sfoga il rancore che ha accumulato per tutto questo tempo. Le racconta degli anni di sofferenza che ha vissuto, della solitudine e della disperazione che ha dovuto sopportare. Zafer ascolta, senza dire una parola. Gülcemal sente che la sua rabbia sta crescendo. Vuole che Zafer paghi per ciò che le ha fatto. Ha pianificato di vendicarsi di lei, facendola soffrire come lui ha sofferto.
Ma quando si prepara a mettere in atto il suo piano, si rende conto che distruggere Zafer non gli porterà pace. Rimarrà intrappolato nel passato, ossessionato dal dolore. Decide di cambiare. Decide di perdonare Zafer, non perché lei lo meriti, ma per se stesso. Si rende conto che il perdono non è per gli altri, ma per se stessi. Va da Zafer una volta di più e le dice che l’ha perdonata. Zafer è sorpresa, non credendo alle sue orecchie. Non può credere che suo figlio possa perdonarla dopo tutto ciò che lei ha fatto. Gülcemal e Zafer iniziano una conversazione aperta. Condividono i loro sentimenti e le loro paure. Cominciano a capirsi meglio e a guarire le ferite del passato.
Un giorno, Gülcemal incontra Deva, una donna con una connessione inaspettata con Zafer. Deva è la figlia di una vecchia amica di Zafer, ed è venuta a Bursa per cercare sua madre. Gülcemal e Deva diventano rapidamente amici. Condividono storie sulla loro vita, le loro speranze e sogni. Gülcemal si rende conto che Deva è una brava donna e comincia a innamorarsi di lei. Un giorno, Gülcemal parla con Deva della sua relazione con Zafer. Deva ascolta, senza giudicare. Le dice a Gülcemal che lo capisce e lo supporta. Gülcemal si sente confortato dal supporto di Deva. Si rende conto che non è più solo. Ha Deva, e ha se stesso.