Il confronto finale tra Gülcemal e sua madre, Zafer, è arrivato. L’aria tesa pervade la stanza, ogni sguardo, ogni parola è carica di rancore e amarezza. Gülcemal, con gli occhi rossi dalla rabbia, stringe i pugni, pronto a vendicare la morte di suo padre. Zafer, con un’espressione piena di rimorso e paura, cerca di spiegarsi, ma le sue parole sembrano inutili nelle orecchie di Gülcemal. Proprio in quel momento, appare Deva. Con dolcezza, prende Gülcemal e lo tira fuori dalla stanza, cercando di placare la sua rabbia. Deva capisce che distruggere Zafer non porterà la liberazione che Gülcemal desidera. Al contrario, lo farà sprofondare ancora di più nell’abisso dell’odio.
Con pazienza e amore, Deva riesce a convincere Gülcemal a riconsiderare tutto. Gli mostra che perdonare non significa dimenticare le sofferenze passate, ma è il modo per liberarsi dal peso del passato. Piano piano, Gülcemal inizia a riflettere su ciò che ha fatto. Si rende conto che la vendetta gli ha fatto perdere molte cose preziose, tra cui l’amore e la pace. Comprende che lasciare andare l’odio è difficile, ma è l’unico modo per trovare la pace interiore.
Alla fine, Gülcemal decide di perdonare sua madre. Tuttavia, il prezzo del perdono è molto alto. Deve affrontare i crimini che ha commesso nel suo cammino di vendetta. La sua coscienza lo tormenta ogni giorno, impedendogli di dimenticare le sofferenze che ha causato agli altri. Gülcemal e Deva iniziano a ricostruire la loro vita. Insieme affrontano difficoltà e sfide, cercando la guarigione. Tuttavia, il passato è sempre un fantasma che perseguita Gülcemal. Non sa se riuscirà a lasciarsi davvero alle spalle il passato e trovare il vero amore con Deva