Nella lussuosa villa di Gulcemal, Deva, una giovane ragazza rapita, stava perdendo la pazienza. Era rinchiusa in una grande stanza, dotata di ogni comfort, ma si sentiva come un uccello in gabbia. Un giorno, durante una discussione accesa con Gulcemal, Deva gridò che nessuno avrebbe mai potuto amare un uomo come lui. La sua rabbia raggiunse il culmine quando svenne per l’emozione.
Mentre si prendeva cura di lei, Gulcemal notò per caso un segno di nascita familiare sul suo polso. Ricordi del passato riaffiorarono improvvisamente. Si ricordò di una bambina magra e smarrita, che vagava per strada in una notte di pioggia. Lui le aveva offerto cibo e un rifugio, e lei era diventata l’unica sua amica in quei giorni di solitudine.
Gulcemal capì che Deva era quella bambina. Non poteva credere che fosse cresciuta e diventata una donna così bella. Provò una strana emozione dentro di sé, qualcosa che non riusciva a spiegare. Gulcemal decise di liberare Deva. La riportò a casa e le offrì una nuova vita. All’inizio, Deva non si fidava di lui, ma col tempo iniziò a sentirsi accolta e protetta.
Gulcemal e Deva iniziarono a costruire un rapporto speciale. Condividevano i loro segreti e le loro paure, imparando a fidarsi l’uno dell’altra. Deva si rese conto che Gulcemal non era il mostro che aveva immaginato. Era un uomo ferito e solo, alla ricerca di amore e accettazione. Anche Gulcemal capì che Deva non era una ragazza fragile e vulnerabile. Era una donna forte e determinata, pronta ad affrontare qualsiasi sfida. Si sentiva orgoglioso di lei e la amava più che mai.