Nella casa deserta, Gulcemal giaceva rannicchiato su un letto provvisorio, con una ferita alla testa che sanguinava incessantemente. Era stato picchiato brutalmente dai teppisti e ora stava affrontando un dolore lancinante. Deva, la donna che un tempo aveva abusato di lui, lo scoprì per caso in condizioni critiche. Non poteva ignorare il suo dolore, nonostante tutto il male che lui le aveva causato. Deva sapeva che, se non fosse stato trattato in tempo, Gulcemal non sarebbe sopravvissuto. Decise di aiutarlo, nonostante l’odio e il risentimento che provava dentro di sé. Con le mani tremanti, Deva pulì la ferita di Gulcemal, bendandolo delicatamente. Gli diede un antidolorifico e si sedette accanto al suo letto, accudendolo tutta la notte
Gulcemal aprì gli occhi e vide Deva seduta accanto a lui. Non riusciva a credere che fosse lei ad aiutarlo, lui che l’aveva profondamente ferita. “Perché lo fai?” chiese Gulcemal, con voce rauca. Deva non rispose, lo guardò solo con uno sguardo pieno di contraddizioni. Gulcemal capì che non lo perdonava, ma che non poteva lasciarlo morire. Durante tutta la notte, Deva non si allontanò mai da Gulcemal. Lo accudì, lo confortò e ascoltò i suoi racconti. Gulcemal parlò del suo passato, delle ferite e del dolore che aveva sopportato. Deva iniziò a capire che Gulcemal non era una persona malvagia. Anche lui era una vittima, ferito e spinto fino al limite.
Quando l’alba sorse, Gulcemal stava meglio. Deva lo aiutò a alzarsi e lo portò in un ospedale vicino. In ospedale, Gulcemal fu curato dai medici. Doveva subire un intervento chirurgico per rimuovere un coagulo di sangue nel cervello. Deva rimase al suo fianco, incoraggiandolo e confortandolo. Non lo guardava più con odio, ma con uno sguardo pieno di compassione. Dopo l’intervento, Gulcemal dovette rimanere in ospedale per un lungo periodo. Deva lo visitava regolarmente, portando cibo e frutta. Parlavano, condividendo storie sulla vita. Gradualmente, si formò tra Deva e Gulcemal una relazione insolita. Non erano più nemici, ma amici che avevano affrontato insieme le difficoltà e le sfide.