Armagan, il figlio di Zafer, stava sistemando la sua stanza quando si imbatté in un vecchio album fotografico. Aprì l’album e cominciò a guardare le foto vecchie di sua madre. Improvvisamente, si fermò quando notò due foto in cui appariva un bambino sconosciuto. Armagan fissò le foto, cercando di ricordare quando e dove fossero state scattate. Non riusciva a ricordare nulla, ma sentiva che c’era qualcosa che non andava. Iniziò a indagare, chiedendo a sua madre delle foto e del bambino in esse. Zafer sembrava imbarazzata e si rifiutò di rispondere. Armagan divenne sempre più curioso e cominciò a cercare informazioni sul bambino. Scoprì che il bambino era una ragazza di nome Elif, scomparsa molti anni prima. Armagan scoprì anche che Zafer e Gulcemal, l’uomo pericoloso che era recentemente entrato nelle loro vite, erano collegati.
Armagan cominciò a sospettare che Zafer potesse essere coinvolta nella scomparsa di Elif. Decise di affrontare sua madre e costringerla a dire la verità. Alla fine, Zafer confessò di conoscere Elif e che l’aveva aiutata a nascondersi. Le disse che Gulcemal aveva rapito Elif e l’aveva tenuta prigioniera. Zafer aveva cercato di aiutare Elif a fuggire, ma era stata catturata. Armagan fu sconvolto da ciò che stava ascoltando. Non riusciva a credere che sua madre avesse nascosto un segreto del genere. Si sentiva arrabbiato e tradito.
Decise di affrontare Gulcemal e di liberare Elif. Gulcemal si rifiutò e scoppiò una lotta. Armagan lottò per la propria vita e alla fine riuscì a sconfiggere Gulcemal. Trovò Elif rinchiusa in una stanza buia. Era stata torturata e lasciata senza cibo. Armagan la liberò e la portò in ospedale. Elif ricevette cure mediche e alla fine si riprese. Raccontò ad Armagan cosa le era successo e come Zafer l’aveva aiutata. Armagan si sentì sollevato nel sapere che Elif era al sicuro. Si sentì anche orgoglioso di sua madre per aver avuto il coraggio di affrontare Gulcemal e salvare Elif. Sapeva che lui e sua madre avevano ancora molta strada da fare per guarire il loro rapporto, ma sperava che potessero ricominciare.