Gulcemal posò la ciotola di menemen fumante davanti a Deva. Il profumo caratteristico di pomodoro, cipolla e peperoncino verde si mescolava e si diffondeva in tutta la piccola stanza, evocando ricordi di colazioni calde nella sua terra natale. “Mangia,” disse, con una voce più dolce del solito. Deva scosse la testa, evitando il suo sguardo. “Non posso mangiare.” La sua voce si incrinò. Gulcemal aggrottò la fronte, non capendo. “Perché?” “Mia madre è morta dopo aver preparato questo piatto,” confessò Deva, con voce così bassa che solo i due potevano sentirla. “Avevo solo quattro anni. Mia madre è scomparsa subito dopo aver cucinato il menemen, e poco dopo è stata trovata morta.” Il dolore del ricordo riemerse, e Deva non riuscì a trattenere le lacrime.
Gulcemal rimase senza parole. Non aveva mai pensato che un piatto semplice potesse provocare un dolore così profondo a qualcuno. Ricordò la sua infanzia, quando sua madre lo aveva abbandonato per seguire un altro uomo. La sensazione di abbandono e solitudine lo travolse, facendogli comprendere meglio il dolore di Deva. “Mi dispiace,” disse Gulcemal, con voce roca. Sapeva di aver inavvertitamente riaperto una ferita nel cuore di lei. “Non lo sapevo…” Da quel momento, la relazione tra Deva e Gulcemal divenne più complessa. Entrambi portavano dentro di sé cicatrici profonde, e trovarono empatia nel dolore dell’altro. Iniziarono a condividere il loro passato, le perdite e il dolore che avevano vissuto.
Tuttavia, le loro differenze rimasero evidenti. Gulcemal era un uomo forte, che cercava sempre di nascondere i suoi sentimenti, mentre Deva era una ragazza sensibile e vulnerabile. Una sera, mentre entrambi stavano seduti vicino al fuoco, Gulcemal disse improvvisamente: “Vuoi venire con me in un posto? Un posto dove possiamo ricominciare.” Deva lo guardò, con uno sguardo pieno di dubbi. Ma poi annuì, accettando. Insieme lasciarono il rifugio, iniziando un nuovo viaggio. La strada che li aspettava era ancora piena di difficoltà, ma ora avevano l’uno l’altra, e credevano di poter superare tutto.