Nella notte che avvolgeva la lussuosa villa, Kemal si muoveva con passi leggeri. Ogni rumore sembrava un tuono che risuonava nel suo cuore. Il suo obiettivo era uno solo: salvare Nihan dalle mani di Emir. La stanza oscura dove Nihan era tenuta prigioniera apparve lentamente davanti a lui. Kemal spinse delicatamente la porta e entrò. Nihan era seduta, rannicchiata su una sedia, con uno sguardo vuoto. Quando vide Kemal, i suoi occhi si illuminarono di speranza. Ma la gioia non fece in tempo a fiorire che Emir fece la sua comparsa. Puntò la pistola verso Kemal, con un’espressione furiosa. “Se osi toccare Nihan, ti uccido!” gridò Emir con voce minacciosa.
Un confronto teso ebbe luogo. Kemal cercò di convincere Emir a lasciare andare Nihan, ma lui non vacillò. Nel caos che seguì, Nihan colse rapidamente l’opportunità. Si lanciò in avanti, strappando la pistola dalle mani di Emir. La stanza sembrò fermarsi in un respiro sospeso. Tutti gli sguardi erano rivolti su Nihan. Invece di sparare a Emir, come il suo istinto le suggeriva, Nihan puntò la pistola verso se stessa. “Fermati, Emir. Non possiamo continuare così.” La sua voce tremava, ma era determinata. Emir rimase sbalordito dall’azione di Nihan. Non si sarebbe mai aspettato che lei facesse una cosa simile. Nihan lo guardò negli occhi, “Mi hai ferito troppo, ma non voglio odiarti. Fai finire tutto questo.”
Le parole di Nihan colpirono Emir come un coltello nel cuore. Si rese conto di ciò che aveva fatto. Per la prima volta, provò rimorso e paura. Nihan abbassò lentamente la pistola. Guardò Kemal con occhi pieni d’amore. Kemal si avvicinò e la abbracciò strettamente. Insieme lasciarono la villa, lasciando dietro di sé un Emir perso nei suoi pensieri. Tuttavia, la storia non finisce qui. Emir non si sarebbe arreso facilmente. Aveva ancora molti altri piani. Riusciranno Nihan e Kemal a ricostruire la loro vita dopo tutto ciò che è successo? Emir potrà cambiare? Tutte queste domande rimangono senza risposta, in attesa degli sviluppi successivi.